lunedì 4 ottobre 2010

Laughing Corpse

Sorrisi disegnati con il rosso scarlatto,
su facce inamidate da cerone bianco.
Una finta gioia attaccata ai corpi per non mostrare la realtà.

Microbi osservati con una lente d'ingrandimento da chi si è eletto dio delle piccole cose.
Inseguiamo la felicità come cani in un cinodromo,
sperando di superare gli altri per poterli guardare con superiorità.

Siamo morti che ballano.
Dimeniamo le braccia come piccole insetti rotolati sulla schiena.

Beviamo intrugli rosa come se potessero colorare la nostra anima nera.
Signori di una casta inesistente, lasciamo morire coloro che non sono all'altezza.
Imprigionati in celle dorate, ci crediamo liberi.

Ci affanniamo alla ricerca di una perfezione dettata da giovani corpi martoriati.
Sterili all'interno come la terra ormai arida,
Pretendiamo di far germogliare una vita completa.

Siamo corpi freddi che camminano su strade lastricate dalle ossa di coloro che sono caduti in disgrazia.
Oggi siamo re e regine di reami piccoli quanto granelli di sabbia.
Domani saremo condannati a portare il peso degli sguardi di chi ha saputo detronizzarci.

Siamo cadaveri che ridono...

martedì 13 aprile 2010

Disprezzo

Lontana, lontana da tutto.
Una cascata di inutili gocce...

Non sento la mia voce.
Non sento i miei pensieri.
C'è troppo rumore.

Irritante rumore.

Non siete altro che bestie.
Stupidi incontri di spermatozoi e ovuli.
Avete un cervello grazie all'evoluzione, ma Darwin vi considererebbe dei semplici molluschi.

Siete come lo smalto sbeccato, irritante e poco gradevole alla vista.

Vi odio...
No, questo sarebbe una perdita di tempo.
Non vi odio.
Siete indegni anche per questo.

Il diavolo concorderebbe con me.
Privi di potenziale, semplici vegetali che infestano il mondo.
Siete l'edera della società.
Proliferate senza sosta.
Avete una capacità riproduttiva degna dei topi.
Ogni giorno mettete al mondo migliaia di nuovi parassiti.

Portatori di peste.
Untori del XXI secolo.

domenica 27 settembre 2009

Blood on Blood

Ti ho perduta per un istante infinito.

[Without you, I'd be lost
I'd slip down from the top
I'd slide down so low]

Un abbraccio dice tutto.
Ti ho ritrovata e il mio cuore è tornato completo.
Ho respirato ancora una volta.

[I could face a mountain
But I could never climb alone]

Eri lontana dalla mia vista ma mai lontana dal mio cuore.
Una settimana sembra nulla se paragonata all'infinito.
Una settimana basta per morire.
Appassivo ogni secondo senza la sua voce.
Mi perdevo in me stessa senza il tuo sorriso.

[If I reached out and touched the rain
It just wouldn't feel the same]

Io ero seria anche se avevo un paresi facciale.
Ho toccato la felicità.
Sapeva di frittella.

Frasi stupide.
Frasi profonde.
(Decisamente troppo profonde per un sabato notte)
Avremmo solo voluto giocare con l'etilometro.
Siamo come bambine.

[Blood on blood
One on one
We'd still be standing
When all was said and done
Blood on blood
One on one
And I'll be here for you
Till Kingdom come
Blood on blood]

mercoledì 23 settembre 2009

Pensieri di un'insonne

Notte insonne.
Le fobie non mi danno pace.
Sono stanca.
Forse è solo la mancanza di sonno.

Tristezza
[Grave malinconia]
Immobilità
[Essere fisso]
Pace
(Forse eterna... Con la mia fortuna finirò in purgatorio a cantare)

Non sopporto nemmeno il miagolio del gatto.
Va tutto nel modo sbagliato.
Ho perso la bussola e ora osservo un cielo alieno.

Anonimato
[Senza nome]
Mancanza di qualità
Inutilità
(Sono come un granello di sabbia)

Il mondo gira troppo velocemente. Forse sono io a non muovermi.

Pensieri
[Riflessioni, idee]
Incubi
[Pensiero angoscioso]
Iperattività mentale

Non riesco a spegnere questo dannato cervello.
I pensieri non si posano e si confondono in un continuo girotondo privo di filastrocca.

Non mi sopporto più.
Ho la testa piena, decisamente troppo piena.
Forse dovrei tornare in terapia.
No.
Cosa potrei dirle?
"Salve ho la testa piena"?!
No, decisamente no.

Insonnia
[Impossibilità di prendere sonno]
Buio illuminato
[Ossimoro]
Dolore
[Sofferenza fisica]

Dovrei prendere qualcosa di più forte.
Se chiedo, mi prescriverà qualche altra droga legale.
Sono assuefatta alle vecchie.

Fobie
[Avversione irragionevole]
Manie
[Idea fissa]
Psicosi
(Forse i sogni sono solo allucinazioni. Io sono sveglia, ma ho perso il contatto con la realtà)

Fottuto mondo, continui a darmi quello che non voglio.
Dovrei mettere un cartellone pubblicitario sul balcone.
"A caval donato si guarderà in bocca".
No.
Sembrerei pazza.
Forse lo sono già.
Non mi so rispondere.

lunedì 3 novembre 2008

Anche gli eroi muoiono

Cosa mi attrae?
Cammino verso l'oblio, ma non sono in grado di fermarmi.
Corro verso l'autodistruzione...
E' una strada tutta in discesa, ma una discesa verso il nulla.
Perchè là non c'è niente, nemmeno una porta chiusa.
C'è il vuoto.
((E' ancora più doloroso di un rifiuto))

Il NO può dare certezza, mentre il vuoto lascia solo DUBBI.
Vorrei che mi respingessi, perchè da sola non posso allontanarmi.
Invece tu giochi...
((E io so bene a cosa))
Volevo giocare anch'io, perchè sono brava a farlo.
Ma tu lo hai fatto barando...
Questa volta avevo sottovalutato il rischio.
((E' l'errore più grave che un giocato incallito possa fare))

Avrei dovuto riconoscere quei segnali che tante volte ho visti negli altri.
Ma io mi credevo invincibile.
Ma anche gli eroi muoiono.

Io invece ti ho mostrato dove colpirmi e farmi più male.
((Non capirò mai il perchè))
E ora non posso guarire.
La ferita è aperta e tale rimarrà finchè non avrò più una goccia di sangue da versare.

Anche che gli eroi muoiono...

Lettera a una ragazza sentimentalmente stupida

E se l’amore l’avessi trovato ma non riconosciuto?
Si parla di campane, di felicità e di capire subito che è la persona giusta per te.
Ma come sempre non afferri immediatamente le cose…
Sei sentimentalmente stupida.

Una foto può distruggere tutto il tuo autocontrollo.
Una sola dannata foto sgretola la facciata che ti eri costruita così faticosamente.
Tutto va in pezzi e non capisci più nulla.

Forse è solo la sera o forse è il film.
O semplicemente era il momento.
Eppure avevi pensato realmente di essere tanto fredda e cinica?

Illusioni… Ecco cosa erano le parole ripetute davanti allo specchio.
Frasi che portavano all’autoconvinzione.
Ma nessuno forse aveva mai creduto a tutto ciò.
Tu eri l’unica a non accorgerti.

Una foto sgranata e buia… Una dannatissima foto…
Forse l’amore è arrivato e l’hai scambiato per chimica.
Ma ormai se n’è andato….

martedì 21 ottobre 2008

Treno e vetriolo

Sui treni delle FS si aggirano strane presenze….

La Donna senza Caviglie
Eccola, la solita ragazzina che si sente donna, ma con i vestiti di sua nonna.
Partiamo dal basso…
Scarpe argento che non andavano di moda 100 anni fa e non andranno mai di moda.
Collant color carne che nemmeno mia nonna metterebbe ((ci sarà un motivo per il quale fanno solo le taglie xxl)).
Minigonna di jeans lunga fino al ginocchio, probabilmente pescata nei negozi dell’Esercito della Salvezza ((l’hanno lasciata lì perché nessuno aveva il coraggio di indossarla)).
Trench color sabbia ((il color sabbia non dona a nessuna donna esistente)) tipico degli esibizionisti di una certa età.
Ebbene questo è l’emblema della donna sciatta, che si veste al buio perché non ha pagato la bolletta e che ha visto una rivista di modo solo su un cartellone pubblicitario.

Il Signore degli insetti
Ebbene se i cani non possono salire sui treni, è implicito che nemmeno il resto del mondo animale possa farlo se sprovvisto di biglietto.
Ma a quanto pare ci sono dei clandestini…
Un ragazzo apparentemente normale, se evitiamo di notare i vestiti più grandi di tre taglie, sale i gradini con l’agilità di un pachiderma.
Ma il vero problema sono i suoi capelli, anzi quel groviglio di peli che si ritrova in testa.
Solo Medusa potrebbe competere, e sono sicura che soccomberebbe davanti a cotanto caos.
Noto uno strano movimento tellurico sopra la sua testa, e vi assicuro che non può essere dovuto al treno.
E poi vedo, con mio sommo stupore, un insettino che mi fa ciao ciao con la manina….
Ecco quello non si lava la testa dalla prima Guerra Mondiale.
Ma questo potrebbe non essere un problema, se almeno facesse regolarmente un trattamento contro i pidocchi.

Il Dash non basta
Un distinto imprenditore si avvicina alla ricerca di una poltrona su cui posare il suo manageriale lato B.
Eppure qualcosa non mi torna…. E ben presto capisco anche cosa.
Il signore non vede una doccia da troppo tempo, e nonostante il suo profumo/dopobarba, che sicuramente costerà come la mia istruzione, riesco a sentire il nauseabondo odore della sua pelle.
Ora non vorrei infierire su una persona che ha problemi di sudorazione, però hanno inventato i deodoranti, quindi sarebbe cosa gradita che le persone ne facessero uso.
Forse non è conscio del fatto che esistano bombolette no gas, che non mettono in pericolo la nostra fascia di ozono, per altro già notevolmente ridotta.
Ma se vuole potrei procurargli un catalogo di Deostick che non mettono in pericolo nessuno.

Perché il girovita può essere importante
Come sempre a Monza salgono i soliti avvocati di provincia che si sentono persone importanti per il solo fatto di avere tra le loro mani una ventiquattrore di ecopelle.
Eppure non mi capacito di come sia possibile che i bottoni del loro doppiopetto stiano per accecarmi…
Esistono le taglie comode… Quindi compratele!!!
Non cercate di entrare nelle giacche delle altre persone, quando sapete benissimo, e lo vedete se vi guardate in una vetrina, che i bottoni implorano pietà e chiedono cosa diamine abbiano fatto di male nella loro vita.
E qui è questione di sicurezza personale, non di estetica. Anzi anche di quella, ma per prima cosa c’è la mia integrità fisica.
Penso alla povera stoffa. E’ talmente tesa che presto si strapperà e il nostro rampante azzeccarbugli diverrà un incredibile Hulk tutto ciccia e brufoli.

Biglietto con supplemento
Non posso credere ai miei occhi, o forse è il mio cervello a non credere ai miei occhi.
Non mi capacito di come sia possibile che quel sedile stia ancora insieme.
Una giovane pulzella ha appena appoggiato il suo immenso sedere sulla sporca stoffa.
Sono sconcertata dal fatto che esibisca al controllore solo un biglietto.
Per quel bagaglio in più che si ritrova al posto del fondoschiena dovrebbe almeno pagare un supplemento.
E come per voler infierire su di me, la simpatica ragazza si siede al mio fianco, o meglio sopra il mio fianco.
Sento le ossa del bacino implorare la morte.
Cerco di farmi piccina piccina, ma è inutile lottare.
Spero almeno che scenda prima la mia compagna, almeno non sarò costretta a strappare i miei pantaloni dalla morsa delle sue cosce cellulitiche ((non sono nemmeno sicura che esista questa parola, ma rende bene l'idea)).
Il treno poi sembra accanirsi sul mio stato e continua a inclinarsi verso sinistra, e lentamente l’elefante si sposta verso di me.
Vedo la morte in faccia… Sento di miei polmoni schiacciati dalla cassa toracica.
Poi la fortuna mi arride, e la pendolare over size scende.