martedì 30 ottobre 2007

Dove cercare

Bella... Brutta

Simpatica... Antipatica

Brava... Cattiva



Ecco e ora chi sono?

Entrambe le cose?

No, non è possibile.

Una sola di queste cose? Ancora meno probabile.



E quindi?

Cosa dovrei rispondere?

Sono ME STESSA?

Ma chi è me stessa?

E' questo il vero dilemma.



Essere o non essere? No questa domanda viene dopo.

Prima devo capire che cosa posso essere e solo allora potrò scegliere.



Eppure io non riesco proprio a capire cosa sono.

Ho tentato di essere come molti mi volevano.... beh non ha mai funzionato.

Ho cercato di essere il contrario di quello che le persone chiedevano.... nemmeno questo mi ha aiutata.

Ho tentato di essere nessuno... non mi riesce bene neanche questo.



Sono stanca. Troppo per continuare a tentare altre strade.

Forse è inutile, non saprò mai chi sarò....

E ora?


Il mal di stomaco ormai lo sopporto.

E' diventato il mio compagno di vita.


Non riesco a sopportare l'apatia.

Non ce la faccio proprio...

Ci provo ancora, ancora e ancora.

Ma non ce la faccio....è inutile.


Mi viene la nausea a pensare alla felicità....

Perchè non riesco più a provarla?Nemmeno una fugace ombra di felicità.


Ora non so davvero che fare.

Come faccio a capire se sono morta dentro?

Come un fantasma avanzo sulla mia via.

Il corpo lavora, il cervello anche.... ma non la mia parte irrazionale.

Quella si è spenta.


Forse dovrei spegnermi anche io...

Almeno non sentirei questo inverno che mi ghiaccia il cuore.


Schifo, nausea, insofferenza ecco quello che riesco ancora a sentire.

sabato 20 ottobre 2007

Noi

Tre donne nel loro ufficio, un bagno.
Mi sento un po' come Fonzie.

Riflettono sul mondo, cercano di prevedere ciò che accadrà.

Assurdità, surreale, normalità si mescolano al fumo delle numerose sigarette.

Risate ISTERICHE... lacrime... cazzate.

"Aprite la finestra... ci sono troppe stronzate qui dentro"...

Risate e ancora risate.

Si fanno ipotesi, anche queste rasentano il limite dell'assurdo.

Osservo le piastrelle e le mie tre socie.
Black Iris, Purple Damn e White Poison.

Direi che i colori ci rappresentano molto bene.

I nostri sguardi comunicano tutte le nostre emozioni.

Ora


Mi guardo dentro.

Non sono mai stata così sicura della mia FREDDEZZA.

Come un killer che si prepara a sparare, respiro lentamente.

La pace pervade il mio animo e tutto ciò che mi circonda rallenta il suo frenetico correre.


Ora so chi sono e so cosa voglio.


IGNORARE, la più terribile delle punizioni...

Non odio, perchè non provo più sentimenti.


Prendo aria e mi immergo nell'assurdità della realtà, così incoerente da sembrare una soap.


Il sorriso non abbandona mai le mie labbra rosse.

Le ferite sanguinano, ma ormai non fanno più male e presto si trasformeranno in cicatrici.


La mia vita non è semplice nè lineare, ma in fondo rispecchia solo quello che sono.


Meglio l'incoerenza alla perfezione statica.

lunedì 15 ottobre 2007

Ritorno

E ora torno....
Bella, brutta, simpatica, antipatica....

Sempre Io, finalmente Io.

Ora basta.
Chiudo una porta e ne apro altre mille.....

Non sono sola.

Grazie a chi sa....
Grazie perchè ci siete...
Grazie e basta

Il mio mondo disilluso: London

London

E Londra fu.
Magica, assurda, grigia, soleggiata....

E divertimento fu...
Ricerca di cibo assurdo, strani incontri senza senso.
Novità in campo culinario, amore per una città straniera.

Starbuck...frappuccino...double mocha....e ancora frappuccino finchè le dita non sono gelate, e il tuo stomaco reclama un brodino di pollo stile ospedale.
Strani organismi spugnosi che probabilmente si sono riprodotti nel mio stomaco e presto invaderanno la Terra.

Freddo, caldo, sole, pioggia...

Negozi, luci, soldi che vanno...

Programmi che solo i seal americani potrebbero reggere.
Camminate di chilometri finchè le gambe non vanno da sole e i piedi urlano di dolore.

Serate promesse e mai vissute, la stanchezza è più forte di qualsiasi programma.

Dividere un letto troppo grande per noi, ci basta un singolo, tanto dormiamo una attaccata all'altra.

Incomprensione con la tecnologia londinese, che funziona in modo proprio rispetto al resto del mondo.

Tanta voglia di tornare, e rimanere, senza più rivedere la terra natia, se non in foto.

Un'unica domanda "Should I stay or should I go?"